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GIULIA GRILLO: “IN M5S PROBLEMA DEMOCRAZIA INTERNA, NOMINE NON TRASPARENTI”

L’ex ministra, 5 Stelle, della Salute nel precedente governo Conte ha espresso la sua posizione in un lungo post pubblicato sulla sua pagina Facebook, dove concorda con Alessandro Di Battista sulle nomine di Stato e ha ricordato le parole pronunciate nel suo primo intervento da parlamentare, 7 anni fa, dopo essere stata eletta nelle politiche del febbraio 2013.

“E’ intenzione del Movimento 5 Stelle garantire la massima trasparenza nelle nomine che comportano una partecipazione statale e quindi dei cittadini”: questo uno dei passaggi del discorso di Giulia Grillo, che chiedeva fossero resi noti i criteri di scelta di chi avrebbe gestito le società partecipate dello Stato.


“Ho pronunciato queste parole esattamente 7 anni fa. Era il 3 aprile del 2013 e dai banchi dell’opposizione feci il mio primo intervento da parlamentare eletta, proprio sulle nomine di Stato, all’epoca in capo al dimissionario governo Monti. A nome di tutto il MoVimento chiedevo, con la voce tremante ma con profonda convinzione, che fossero resi noti i criteri di scelta di chi avrebbe gestito le società partecipate dello Stato. In quell’intervento c’è l’emozione di chi sta portando nella principale istituzione democratica del Paese, le istanze dei cittadini. Siamo stati eletti nel nome della democrazia diretta, della partecipazione e della trasparenza. Da opposizione abbiamo combattuto con tutte le nostre forze per far valere i principi democratici, da maggioranza è ancora meno accettabile derogare a questo principi. “Partecipa. Scegli. Cambia.” è stato il nostro manifesto elettorale per le politiche 2018. I cittadini hanno partecipato, hanno scelto, desiderosi di cambiare, e a loro noi dobbiamo più di qualcosa. Guardo e riguardo questo video ed è quanto mai attuale, soltanto che al posto del governo Monti c’è il governo di cui il MoVimento fa parte. Oggi come allora, rivendico questa trasparenza nel metodo di selezione dei vertici delle partecipate, da due mesi sto chiedendo con ogni mezzo a mia disposizione di rendere TUTTI partecipi di queste scelte, perché TUTTI abbiamo il diritto di conoscere esattamente come e perché venga selezionata una figura invece che un’altra.
Alessandro Di Battista si è unito ad una richiesta che io e altri parlamentari condividiamo e stiamo portando avanti, puntare il dito contro di lui come l’uomo che vuol far tremare la terra sotto ai piedi a Conte è sbagliato e fuorviante, ma ahimè strategico per chi vorrebbe zittirci spostando l’attenzione dal focus principale: questo delle nomine è anzitutto un problema interno alla forza politica MoVimento 5 Stelle, che nulla ha a che fare con il presidente del Consiglio. Non ci è stato concesso di discutere di queste nomine né in una congiunta parlamentare, né tantomeno sulla piattaforma Rousseau dove i cittadini avrebbero avuto tutto il diritto di esprimersi. C’è un problema di democrazia interna, e tentare di nasconderlo non fa che acuirne la presenza. È come preoccuparsi di un una mosca mentre nella stanza c’è una tigre pronta a sbranarci.”
Fonte: NewNotizie