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FUNIVIE A 5 STELLE

funiculiCirca due chilometri di funivia-cabinovia per collegare la stazione ferroviaria di Livorno al porto.

Come La Paz, Medellin, Londra e soprattutto Berlino, dice il neo assessore alla mobilità del comune grillino di Livorno Giuseppe Vece, in giunta da due mesi dopo le dimissioni di Giovanni Gordiani, lo ha proposto e ha commissionato, uno studio di fattibilità.

L’assessore di Nogarin che ieri ha lanciato un’idea che rivoluzionerà completamente la mobilità cittadina, ha sottolineato orgoglioso. Quell’idea si chiama funivia urbana, che di fatto è una vera e propria cabinovia, proprio come quelle che siamo abituati ad utilizzare per andare a sciare, ma che ora sono diventate l’ultima moda della mobilità urbana sostenibile delle grandi capitali mondiali.

Naturalmente il traffico di Livorno non è certo tra i problemi più urgenti.

Al di là dei dettagli tecnici ancora da scoprire, l’idea di Vece tuttavia è chiara: far partire le cabine dalla stazione ferroviaria e da lì, a dritto, farle proseguire lungo viale Carducci, piazza della Repubblica, via Grande, piazza Grande, ancora via Grande con discesa ai Quattro Mori o dentro al porto Mediceo. “Ho già chiesto ad un’azienda del settore uno studio preliminare di fattibilità – racconta l’assessore al Tirreno -. Bastano due dati per capire che la funivia rappresenta la vera rivoluzione urbana: costa un terzo del tram e si realizza in un quinto del tempo. E in un’ora sarà in grado di portare quattromila passeggeri”. Il problema sarà casomai trovarle quattromila persone all’ora che facciano la spola tra piazza Dante e il porto.

Vece ipotizza la realizzazione della funivia in diciotto mesi, “giusto il tempo di tirare su i pali e stendere i cavi”, dice. E poi aggiunge: “Non certo come a Firenze dove la tramvia ha paralizzato la città per cinque anni. Non mi azzardo a fare altrettanto a Livorno. Qualcuno a cui ho proposto l’idea mi ha detto che è un sogno. Io rispondo che lo era anche il canale di Panama”.

Ma l’idea non è nuova tra gli amministratori M5s o aspiranti tali: lo scorso 5 maggio la candidata sindaco di Roma Virginia Raggi ha infatti lanciato via twitter l’idea della “funivia urbana Battistini-Casalotti” come prolungamento della metro.

Questo uno dei progetti presentati da Virginia Raggi, candidata sindaco del MoVimento 5 Stelle al comune di Roma: “Vogliamo rendere Roma una città moderna che utilizza la tecnologia a proprio vantaggio. Che ridisegna la mobilità in maniera funzionale, integrata e sostenibile partendo dal basso. Questo è il programma che abbiamo scritto in tre anni di attività creando un’idea di città più simile a quella dei nostri bisogni. Vogliamo avviare un nuovo corso dell’amministrazione all’interno del quale i cittadini possano decidere cosa è meglio per loro”. Alcune delle idee presentate oggi posso realizzarsi subito per altre ci vorrà più tempo: “Possono partire da subito le corsie preferenziali e i semafori intelligenti, così come le piste ciclabili. Iniziare da subito con interventi concreti recupero evasione con maggiore presenza di controllori si può affrontare da subito”.

Sono geniali i grillini, non c’è che dire, opere di facile realizzazione, ma senza dire dove prenderanno i soldi, visto che ne Livorno e tanto meno Roma navighino nell’oro. Però con la politica a 5 Stelle i prodigi sono sempre possibili.

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Fonte: Il Tirreno