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EX SINDACO DI VERONA FLAVIO TOSI CONTRO MATTEO SALVINI: “NANETTO POLITICO INCAPACE”

Sono passati due giorni dal tanto atteso confronto in Senato tra il premier dimissionario Giuseppe Conte e Matteo Salvini che ha aperto ufficialmente la crisi di governo e sono in tanti, anche nell’ambiente vicino alla Lega, gli esponenti che non hanno accettato la volontà del segretario di staccare la spina all’esecutivo giallo-verde: tra questi c’è anche l’ex sindaco di Verona, Flavio Tosi, che su Facebook si è scagliato duramente contro il leader del Carroccio.

Tra Salvini e Tosi non corre buon sangue ormai da anni, da quando l’allora sindaco di Verona è stato espulso dalla Lega. Tra la dirigenza nazionale del partito e Tosi, infatti, ci sono stati molti contrasti ai tempi delle elezioni regionali in Veneto del 2015. Dopo l’espulsione, in tantissime occasioni Tosi ha attaccato Salvini. E quando si è aperta la crisi di governo, con la prospettiva di un nuovo esecutivo M5s-Pd, l’ex primo cittadino di Verona non si è trattenuto.

“Eccolo lì, Salvini: a lezione da Giuseppe Conte – ha scritto Tosi su Facebook – che gli ha spiegato il senso delle istituzioni democratiche e di fronte al Paese lo ha inchiodato davanti alle sue responsabilità definendolo sleale, bugiardo, opportunista, assenteista e completamente ignaro dell’abc costituzionale”.
“Insomma – ha continuato – un incapace, un fannullone e un traditore, come chi scrive ha sempre sostenuto. Del resto chi tradisce una volta, tradisce sempre: e Salvini nella sua vita politica ha tradito nell’ordine Bossi, Maroni e il sottoscritto, ma soprattutto gli ideali federalisti e liberali della Lega. Ovvio che per esclusivo tornaconto prima o poi arrivasse a tradire anche il suo governo”.
“Non ho apprezzato – ha incalzato Tosi – il premierato di Conte e l’esecutivo giallo-verde, ma con onestà intellettuale riconosco oggi a Conte un’uscita di scena da uomo serio e perbene. Un gigante rispetto al nanetto politico ex comunista padano. Una grande dignità al confronto della miseria umana e politica di Salvini, che prima nudo in spiaggia faceva il gradasso e chiedeva ‘pieni poteri’, poi quando ha capito di aver fatto una ca***ta ha cominciato a fare passi indietro per mendicare la pace, fino ad arrivare a proporre premier Di Maio. Perfino oggi Salvini ha mostrato tutta la sua inadeguatezza come leader: non sapeva nemmeno dove sedersi e dove parlare, faceva le faccette isteriche come i ragazzini durante il rigoroso discorso di Conte”.
Tosi è un fiume in piena e continua a scagliarsi contro Salvini, definito “un pallone che si sta sgonfiando nelle contraddizioni della sua miserabilità. Affannato, paonazzo, straparla, perde il filo, mentre il Conte tradito lo umilia e lo mette con le spalle al muro”.
“Salvini dice che la Lega – conclude Tosi – è compatta perché si rende conto che anche con molti dei suoi ha perso credibilità (Giorgetti in primis). Invoca le piazze perché è consapevole che tra qualche mese non lo seguirà più nessuno. E questo piccolo omino disperato sarebbe un leader?”.

Fonte: Tpi