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DICHIARAZIONE CHOC DI BEPPE GRILLO: “I SARDISTI PUZZANO”. PER IL SINDACO M5S DI ASSEMINI È SOLO “IRONIA”

“Belìn, c’è una puzza di ascelle che neanche nel Partito sardo d’azione”.
Le luci del palco di Rimini – quello della festa pentastellata che ha incoronato Luigi Di Maio – erano già spente da qualche ora quando Beppe Grillo, nella penombra di un locale notturno, si lascia scappare una frase: l’obiettivo è strappare un sorriso alle persone vicine, il risultato è l’indignazione dei sardisti e non solo, visto che quelle parole sono state captate e trascritte da un giornalista del Messaggero. Lo scrive Michele Ruffi su L’Unione Sarda.

“Impossibile, Beppe ama troppo l’Isola per aver detto una cosa del genere”, è la difesa del M5S nell’Isola.

Ma ai tempi dei social network (dove la frase incriminata ha rimbalzato per tutta la giornata), è difficile arginare la stizza e le polemiche per certe frasi, come imparò a sue spese Paolo Villaggio.
Tra quelli che non hanno apprezzato la battuta del fondatore del Movimento ci sono, ovviamente, gli esponenti del Psd’Az.
Il segretario Christian Solinas non è tenero nei confronti del comico genovese: “Siamo da sempre, fieramente ed orgogliosamente, un partito rappresentativo di un popolo e di una terra alla quale Grillo dovrebbe rispetto e deferenza, se non altro per il sacrificio sulle trincee del Carso e del Monte Zebio di intere generazioni di propri giovani. Ragazzi che hanno dato la loro vita per realizzare e difendere i confini di quell’Italia che oggi egli si candida a governare con il suo Movimento”.
Nessuna attenuante. Non c’è licenza satirica che tenga: “Certe espressioni qualificano chi le pronuncia e svelano finalmente quale sia il loro concetto borghese e salottiero del popolo, da incantare ed usare per i propri fini. Bene farebbe Grillo a fare ammenda e chiedere pubblicamente scusa ai sardi ed al Partito sardo d’azione”, continua Solinas, che invita Grillo alla prossima conferenza programmatica sardista, per “verificare personalmente che l’unico odore che si respira in casa nostra, tolto l’aroma del cisto, dei ginepri e del vento che spazza dal mare i nostri monti, è quello della storia”.
Ancora più ruvido Angelo Carta, capogruppo sardista in Consiglio regionale: “Grillo ha un’idea distorta della Sardegna perché non la conosce veramente. Si limita alla Costa Smeralda, dove va ogni estate come i ricconi. È un giullare, e ai giullari era concesso dire tutto: purtroppo lo seguono milioni di persone, che spero si ravvedano”.
Sulla portata della frase, Carta non ha dubbi: non si tratta solo di un insulto per il Psd’Az, ma “di un’offesa indirizzata a tutti i sardi. Evidentemente ha individuato nel nostro partito un emblema. Però nel suo mirino c’è un popolo intero”.
Non tutti sono turbati allo stesso modo dalle parole di Grillo.
Nelle vene di Giovanni Columbu scorre senza dubbio sangue sardista – è stato segretario del partito, come il padre Michele -, ma la reazione è ai limiti dell’evangelico: “Si intuisce che la battuta non è un elogio ai sardi. Non so quali motivi di avversione possa avere Grillo nei confronti del Psd’Az o della Sardegna. Difficile entrare nella sua testa. Io però sono poco propenso a offendermi per sciocchezze. Meglio impegnarci su altre cose. Non mi piace questa tendenza all’indignazione, alternata a silenzi e passività: abbiamo tante occasioni per risentirci, ma non sempre reagiamo. Io poi”, conclude Columbu, “personalmente ho simpatia per il M5S, occupa uno spazio necessario nel panorama politico”.
A Mario Puddu, sindaco 5 Stelle di Assemini, tocca il compito di rimettere a posto cocci non suoi: “Io non so se sia vera quella frase. Non mi fido. Ovvio che se l’avesse detta, non mi farebbe molto piacere, anche perché prima di tutto sono sardo”.
Puddu avverte: “So quanto Beppe sia legato alla Sardegna. Se chi ci ha governato fino ad ora amasse l’Isola il 10 per cento di quanto la ama lui, vivremmo in una terra migliore”.
Fino a ieri sera Grillo non ha smentito le parole sulla puzza dei sardisti. Puddu però assolve il leader del movimento: “A volte si fanno battute infelici: questi sono gli inconvenienti di chi fa ironia”.
La consigliera comunale cagliaritana del M5S Maria Antonietta Martinez prima è scesa in difesa di Grillo: “Ma veramente credi che Beppe Grillo sappia che esiste il Psd’Az?”, ma dopo l’ondata di accuse a lei al Movimento corregge il tiro: “Ammetto di essere stata un po’ ‘affrettata’ nel mio commento, facilmente soggetto a fraintendimenti – scrive sul suo profilo Facebook – Per questo chiedo scusa a chi si è sentito offeso da quelle mie parole, in particolare a tutti i sardi che si sentono eredi della grande tradizione di Emilio Lussu”.
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Fonte: L’Unione Sarda