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DECADE L’ACCUSA DI ABUSO D’UFFICIO, PIZZAROTTI CHIEDE IL REINTEGRO NEL M5S

pizzarotti-grilloDecade l’accusa di abuso di ufficio per il sindaco sospeso dal M5s per aver taciuto l’avviso di garanzia. “Ora il Direttorio sciolga il provvedimento”.

La sospensione da parte del M5S “è stata un boomerang, ora voglio il reintegro nel Movimento, ma non con la mail dell’anonimo staff di Grillo: il direttorio deve venire a Parma, una mail non è sufficiente. Il direttorio venga qui e dimostri di voler realmente invertire la rotta, non accetto un reintegro via posta elettronica”. Lo dice all’Adnkronos il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, appresa la notizia dell’archiviazione dal Gip del Tribunale di Parma della sua posizione sulla vicenda delle nomine dei vertici del Teatro Regio, in cui era accusato di abuso d’ufficio. Insieme al sindaco risultava indagata l’assessore alla Cultura, Laura Ferraris, e tre membri del consiglio d’amministrazione del Regio. Per tutti oggi è stata disposta l’archiviazione. Pizzarotti, dopo il suo coinvolgimento nell’inchiesta, era stato sospeso dal M5S. Sulla vicenda del teatro Regio “sapevamo di avere agito in massima coscienza”.

L’archiviazione non basta a mettere fine al divorzio tra Federico Pizzarotti e i vertici del M5S. Perché, viene spiegato, nei vertici del Movimento, tutti erano certi da tempo che la vicenda del teatro Regio si sarebbe risolta in un’archiviazione, “il problema è che Pizzarotti ha deciso di tenersi tutto per sé, non condividendo il fatto di aver ricevuto un avviso di garanzia – il ragionamento – è ormai il rapporto di fiducia è venuta meno”. E a peggiorare la situazione, viene spiegato, la risposta di Pizzarotti alla mail in cui lo staff di Beppe Grillo chiedeva documenti al sindaco sulla vicenda giudiziaria che lo riguardava. E a cui il primo cittadino rispose negando i documenti a un “anonimo staff”, lo stesso “che gli ha consentito di diventare il sindaco di Parma”, viene fatto notare.

Resterà ‘congelato’, ovvero sospeso dal M5S e in attesa del verdetto sul suo futuro. Questi i rumors nel Movimento sul destino di Federico Pizzarotti, voci a cui il sindaco di Parma risponde puntando il dito contro chi ha deciso la sua sospensione e contro un direttorio “inadeguato e incapace di decidere”. “Se dovessi restare sospeso – dice il sindaco all’Adnkronos – sarebbe ancor più evidente l’inadeguatezza dei presunti vertici e l’incapacità di gestire situazioni. Non c’è volontà di decidere, probabilmente, perché si ha timore del giudizio degli attivisti”. Se il verdetto -sospensione o reintegro- non dovesse arrivare, “valuteremo cosa fare… Ma mi auguro che il direttorio torni sui suoi passi e venga a Parma a chiarire, altrimenti sarà un nuovo boomerang per tutti loro”.

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Fonte: AdnKronos