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CONFUSIONE NEL M5S SULLA MAGGIONI. FICO E SIBILIA IN DISACCORDO

m5s-direttorio-matteoderricoScontro a distanza nel direttorio M5S, su Monica Maggioni: Roberto Fico difende scelta e curriculum, Carlo Sibilia la boccia e urla al complotto del Bilderberg.

Non c’è pace nel Movimento 5 Stelle dopo la nomina Rai di Monica Maggioni. Ma soprattutto sembra esserci grande confusione. Ad andare allo scontro frontale sono due pezzi da novanta del M5s: Carlo Sibilia, membro del direttorio e responsabile scuola ed istruzione, e Roberto Fico, deputato e Presidente della Commissione di Vigilanza Rai. I pareri che hanno accolto la nomina della Maggioni sono stati a dir poco variegati, ma quelli di Fico e Sibilia sembrano essere decisamente agli antipodi.

Roberto Fico, a margine dell’astensione del M5s sul voto di conferma di Monica Maggioni, ha motivato così a La Stampa la sua scelta: “La Maggioni ha una comprovata esperienza e ci fa piacere che entrino persone con elevata capacità rispetto all’informazione e al prodotto televisivo. Ora però la aspettiamo alla prova dei fatti sul tema dell’indipendenza”. Un parere legittimo e motivato, a cui segue una precisa osservazione sulla questione Bilderberg, alla cui riunione del 2014 Monica Maggioni era stata invitata. “Quella è stata una questione del passato – dice Fico sempre a La Stampa – Oggi non è solo quello il punto. Vogliamo essere sicuri che sia in grado di esercitare il suo ruolo mantenendo l’equidistanza dalla politica”. In più, precisa in un’altra intervista apparsa su la Repubblica, Fico ricorda la sua interrogazione del 2014 sulla partecipazione della Maggioni al Bilderberg. E, seppur non addentrandosi nella questione, ricorda che la Maggioni ha risposto all’interrogazione, per poi glissare spostando l’attenzione sul suo percorso a Rainews.

La questione sembrerebbe risolta, soprattutto considerando il ruolo di Fico di Presidente della Commissione di Vigilanza Rai. Uno di quei “ruoli di garanzia” che tanto piacciono al Movimento di Grillo e Casaleggio. Ed invece, dopo un post al vetriolo sul blog di Beppe Grillo in cui si allude ai “poteri occulti” del Bilderberg che hanno spinto la Maggioni alla guida del CdA Rai, arriva la scudisciata definitiva di Carlo Sibilia. Una bocciatura netta: “Monica Maggioni – dice nel lungo post su Facebook – è la nuova presidente della Rai, suggerita, fra gli altri, da Paolo Gentiloni, amico della CIA e dei servizi segreti USA. Monica Maggioni è figlia del gruppo Bilderberg, un gruppo composto da 150 tra le persone più influenti al mondo e che controllano dall’interno e dall’esterno le mosse degli stati mondiali. […] Monica Maggioni non è nessuno. Forse sarebbe potuta essere una discreta postina di “C’è posta per te” con Maria De Filippi, ma a distanza di meno di due anni dalla partecipazione al meeting Bilderberg si trova a condurre la più importante azienda di comunicazioni del paese”.

Un parere forte, espresso da uno degli elementi più in vista del M5s al netto delle sue gaffe (dalle unioni tra specie diverse al mancato sbarco sulla luna), e che contraddice di netto il parere del collega di Movimento Fico, che da Presidente della Commissione di Vigilanza ha sostanzialmente dato un via libera da patte del M5s alla Maggioni, al netto di una verifica della sua azione presidenziale. Ma per Carlo Sibilia, onnipresente (ma sempre respinto dalla security) alle riunioni del Bilderberg, una giornalista che entra a far parte ad una riunione delle personalità più influenti a livello politico ed economico, diventa automaticamente una raccomandata eccellente. Ed una signora “nessuno”, una “postina” della De Filippi, al netto di un curriculum professionale di tutto rispetto. Ma mentre Fico parla da diretto interessato e addetto ai lavori, Sibilia si muove nel ampio ed indefinito raggio d’azione della sua posizione di Segretario della III Commissione Affari Esteri e Comunitari. Non strettamente connessa alle questioni Rai, ma a suo parere abbastanza per contraddire pesantemente il diretto interessato del M5s e la posizione ufficiale del Movimento. Un po’ di chiarezza, soprattutto agli occhi degli elettori, non guasterebbe.

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Francesco Guarino per Wake Up News