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IL COMUNE GRILLINO DI POMEZIA COMMISSARIATO DALLA REGIONE LAZIO

fabio-fucci-matteoderrico“Attivazione dei poteri sostitutivi nei confronti del Comune di Pomezia – Nomina Commissario ad acta […] per mancata attivita’ di verifica da parte del Comune di Pomezia sui lavori di trasformazione e modifica di destinazione d’uso abusivi dei locali sottotetto relativi ai fabbricati di via Almirante e via Romualdi. Inizia così il testo della delibera-626 dello scorso ottobre, nuovo atto di una vicenda che aveva già scatenato non poche polemiche a Pomezia, comune 5 Stelle retto dal sindaco Fabio Fucci.

Oggi dunque la Regione fa un passo avanti e lo fa muovendo in una direzione ben precisa: su proposta dell’Assessorato alle Politiche del Territorio/mobilità infatti viene stabilita “l’attivazione dei poteri sostitutivi nei confronti del Comune di Pomezia per mancata attività di verifica da parte del Comune sui lavori di trasformazione e modifica di destinazione d’uso abusivi dei locali sottotetto relativi ai fabbricati di via Almirante e via Romualdi di cui ai seguenti titoli abilitativi (p.5 della delibera) provvedendo alla nomina di un Commissario ad acta, che avrà i seguenti compiti: 

 a) Accertando, mediante sopralluoghi, la sussistenza dei requisiti di procedibilità dell’intervento repressivo;

b) verificare l’esistenza dei presupposti normativi per provvedere alla demolizione delle opere abusive;

c) adozione eventuale degli atti di sospensione dei lavori secondo quanto disciplinato alle sez. II e III del Cap o II della L.R. n. 15/08;

d) adozione eventuale dei provvedimenti di ingiunzione alla demolizione o di applicazione delle sanzioni pecuniarie previste dagli artt. 15, 16, 18, 19, 20, 21 e 34 della L.R. n. 15/08;

e) adottare, nel caso di accertate condizioni di abusivismo, tutti i provvedimenti necessari alla rimozione dell’abuso accertato e al ripristino dello stato dei luoghi.

f) Adottare, se del caso, tutti i provvedimenti necessari all’acquisizione dell’opera abusiva e della relativa area di sedime al patrimonio regionale ai sensi dell’art 15, comma 3, L.R. 11 Pagina 5 / 6 Agosto 2008 n.15, qualora sulla base di un motivato accertamento tecnico non sia possibile o risulti essere particolarmente oneroso eseguire l’effettiva demolizione. 

Tutto ha inizio con la sentenza penale n. 2500/14 da parte del Tribunale Ordinario di Velletri (divenuta irrevocabile in data 16/11/2014) nella quale si indicava che i fabbricati plurifamiliari )(nove per l’esattezza) erano stati irregolarmente autorizzati mediante la costruzione dei piani 6° e 7° (sottotetto) eccedendo la normativa prevista dalle vigenti N.T.A. del P.R.G. che prevedevano, per contro, edifici con max. 5 piani fuori terra. A seguito di tale sentenza venne interpellato il Comune di Pomezia affinché “provvedesse in ordine agli abusi accertati”. La risposta di Piazza Indipendenza arriva il 5/01/2016: il Comune però, leggiamo ancora, “non ritenne di dover procedere ad alcun provvedimento in regime di autotutela o ripristinatorio delle legittimità violate, sostenendo inoltre “insussistente l’interesse pubblico all’annullamento dei P.diC.” attesa la validazione degli stessi da parte del Consiglio Comunale con propria deliberazione n. 62 del 29/09/2015“. (Per quanto riguarda i controlli la Regione fa sapere inoltre che il Comune “ha fatto pervenire  accertamenti solo in data 4/01/2016 prot. n. 295 relativamente all’edificio di cui al P.diC. n. 4/2006 per il quale viene esclusa la realizzazione di opere di trasformazione a modifica di destinazione d’uso per i locali posti nel sottotetto del medesimo edificio, così come per il  P.diC. n. 5/2006”, ma non ha prodotto di fatto documentazione sugli altri edifici, da qui la contestazione per omissione rispetto agli obblighi di vigilanza e controllo).

Per tali motivazioni la Regione – che ha deciso comunque di non annullare le concessioni, vivendo ormai in quelle palazzine 120 famiglie (“il provvedimento infatti si rivelerebbe gravemente penalizzante per cittadini espostisi incolpevolmente a irregolarità edilizie causate da errate procedure abilitative esercitate dal Comune di Pomezia”) – ha deciso dunque di procedere con la nomina del commissario.

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Fonte: Il Corriere della Città