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CIVITAVECCHIA A 5 STELLE: PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE SI DIMETTE DAL M5S

Il presidente del consiglio comunale di Civitavecchia Alessandra Riccetti ha deciso di uscire dalla maggioranza e dal Movimento 5 Stelle. Lo ha annunciato durante una conferenza stampa convocata questa mattina.

Dopo un lungo attivismo – ha esordito la presidente – fatto di battaglie e di banchetti, dove tutti insieme volevamo cambiare il modo di fare politica, quando nessuno poteva immaginare quello che sarebbe diventato il Movimento 5 Stelle, come gruppo 5stelle di Civitavecchia siamo riusciti ad eleggere un consigliere regionale, un parlamentare della Repubblica ed un sindaco. Ho aderito al M5S perché in Italia c’era la necessità e il bisogno di una politica del cambiamento fatta con la gente e per la gente, basata su principi e valori in grado di ridare dignità e rispetto a quella comunità che ci chiedeva di essere rappresentata. Ho sempre sostenuto che il contatto col territorio fosse fondamentale e imprescindibile per il progresso di una comunità.

Purtroppo quello che ho visto – ha dichiarato – è un progetto politico snaturato e tradito. Noi eravamo quelli dello streaming, della trasparenza, della condivisione, eravamo i cittadini che entrano nello Stato e si fanno istituzioni. Dovevamo aprire quelle istituzioni come una scatoletta di tonno. I palazzi dovevano essere di cristallo. A Civitavecchia nulla di tutto questo è accaduto. La scelta che oggi vi comunico è stata una scelta molto ponderata. Gli episodi accaduti nel corso dell’ultimo anno hanno fatto sì che questa scelta sia definitiva.

Progetto del Cara, accuse ad un consigliere di maggioranza di presunta matrice sessista, mancato accesso agli atti agli uffici di Hcs, l’opera di dossieraggio fatta nei confronti della presidente, richieste continue di dimissioni da parte di alcuni consiglieri. Questi alcuni dei motivi snocciolati punto dopo punto durante la conferenza di questa mattina.

 Il sindaco Antonio Cozzolino ha replicato, con un post su Facebook, alla consigliera:

Oggi Alessandra Riccetti ha ufficializzato la sua decisione di lasciare il Movimento 5 Stelle.
Non ne sono affatto sorpreso visto che ormai da tempo la sua attività politica era in aperto contrasto con quella del Movimento.
Trovo quasi superfluo commentare quanto accaduto: nel M5S le decisioni si prendono a maggioranza, anche le più scomode, ed il gruppo porta avanti la linea decisa, tenendo in debita considerazione l’opinione degli attivisti.
Ma ad un certo punto la Riccetti ha ritenuto che questo non poteva più sopportarlo. Questo l’ha portata ad avere comportamenti in aperto contrasto con il simbolo che le ha dato il ruolo che attualmente ricopre. A seguito di questi comportamenti lo staff del M5S nazionale ha aperto a fine dicembre nei suoi confronti una procedura, chiedendole conto non solo delle sue incoerenze politiche, ma anche del modo in cui stava svolgendo la sua funzione di Presidente del Consiglio Comunale, che ricordo dovrebbe essere super partes e di garanzia. Non sapendo evidentemente cosa replicare, la Riccetti ha preferito lasciare il M5S, quel simbolo che le consente di stare dove è oggi grazie ai voti dei nostri elettori, conquistati dimostrando valori come coerenza, legalità, onestà.
A questo punto, se la Riccetti avesse mai creduto nei valori del M5S, avrebbe dovuto farsi da parte: se la presidente del Consiglio non si rivede più nel M5S dovrebbe lasciare spazio a chi invece ne condivide ancora i valori. La volontà dei cittadini andrebbe sempre rispettata e quindi, come già sostenuto più volte pubblicamente dai nostri attivisti, sarebbe stato eticamente corretto lasciare ogni carica e partecipare alle prossime elezioni con il partito che più l’aggrada.
Purtroppo, i fatti mi costringono a pensare che dietro le belle parole di facciata ci siano motivazioni molto meno nobili.
Comunque l’azione di risanamento degli annosi problemi della città andrà avanti nonostante questo intoppo.

mader
Fonte: Terzobinario