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I CITTADINI DI POMEZIA CONTRO LA MAGGIORANZA M5S: NO A CENTRALE BIOGAS

Roma 2 e Santa Palomba, i quartieri di Pomezia definiti spesso “dormitorio”, si sono risvegliati. Due ore e mezzo di scontro verbale tra politici e cittadini, che ha rischiato più di una volta di degenerare in rissa e presidiato da un consistente numero di Vigili urbani in divisa e in borghese. È il bilancio dell’assemblea pubblica organizzata dall’Amministrazione comunale pometina per spiegare ai cittadini che la temuta «centrale biogas non si farà più» e che al suo posto sorgerà un «impianto di compostaggio che non è assolutamente dannoso per la salute umana e per l’ambiente».

Così si legge in un volantino firmato ‘Città di Pomezia’. È stato distribuito nel corso dell’incontro di sabato 18 marzo nella scuola Fabrizio De André, a due passi dal confine sud della Capitale e dall’altra area dov’è previsto il ‘bio’gas più grande d’europa da 240mila tonnellate di rifiuti l’anno, progettato dallo stesso tecnico, nel territorio del nono Municipio romano.

I cittadini-residenti hanno ‘urlato’ pubblicamente per l’ennesima volta la propria contrarietà all’impianto a rifiuti proposto dalla società Cogea Srl e destinato a ricevere oltre 60mila tonnellate all’anno di organico, ovvero avanzi alimentari e sfalci erbacei, ma anche fanghi di fogna, scorie e ceneri di impianti industriali.

Allibiti dinanzi alle proteste plateali il Sindaco Fabio Fucci, la Consigliera regionale Valentina Corrado, l’Assessore Lorenzo Sbizzera il presidente del Consiglio comunale Adriano Zuccalà e il Consigliere comunale Salvatore Pignalosa. «La voce che sta uscendo dal quartiere, legittima, è: “no, non vogliamo nessun impianto a rifiuti” – ha sostenuto ad un certo punto il Sindaco Fucci cercando di placare la tensione – ne prendiamo atto e siamo consapevoli di questa voce». Ma la posizione dell’Amministrazione comunale, almeno per il momento, non cambia: l’impianto a rifiuti Cogea s’ha da fare.

Di tutt’altro avviso i cittadini. «Altro che compostaggio! – ha sbottato una signora sventolando una copia del progetto – l’impianto Cogea riceverà anche i fanghi di fogna dentro cui finiscono metalli pesanti e idrocarburi (benzina e gasolio, ndr). Non sono una scienziata, ma so che si tratta di composti chimici molto pericolosi per la salute umana e per l’ambiente: ma come fate a dire che non vi sono rischi per noi e per i nostri figli?». «Se è così sicuro e non c’è alcun rischio, come sostenete – ha inveito a gran voce un’altra mamma – i fanghi di fogna e le scorie di altri impianti industriali li faccia portare sotto casa sua, caro sindaco».  «Pomezia produce non più di 5 o 6mila tonnellate all’anno di rifiuti organici – ha ‘gridato’ un residente e papà – perché allora costruire un impianto da 60mila tonnellate? Da dove arriveranno tutti questi rifiuti?». «Tutto l’umido che produce il nostro Comune – ha ‘urlato’ un altro – dovrebbe finire nelle compostiere domestiche, condominiali e di comunità: i contenitori dentro cui in soli tre mesi l’umido si trasforma in fertilizzante per l’orto, il giardino o i vasi di casa e utile anche all’agricoltura: ma cosa state aspettando?».

«C’è da bonificare la vecchia discarica di amianto – ha ricordato un cittadino – impedire la realizzazione del nuovo deposito per rifiuti speciali che vogliono realizzare alla Maggiona, non certo permettere la realizzazione di un ennesimo impianto a rifiuti: Pomezia – ha concluso – non deve trasformarsi nella discarica di Roma». «Il litorale a sud di Roma è investito da un’ondata di ‘bio’gas – hanno sottolineato altre due persone presenti all’assemblea pubblica – un impianto da 240mila tonnellate è in corso di approvazione in zona Solfatara. Altri due impianti biogas sono in arrivo ad Ardea, uno da 115mila tonnellate, già approvato, e uno da 30mila tonnellate in corso di approvazione: a chi e a cosa servono – hanno concluso i due –  tutti questi impianti a rifiuti?”

Martedì 27 febbraio in Regione Lazio avrebbe dovuto svolgersi la Conferenza dei Servizi decisoria, ovvero il tavolo istituzionale deputato a promuovere o bocciare in modo definitivo l’impianto a rifiuti proposto dalla società Cogea. “A causa della riorganizzazione delle strutture competenti in materia di rifiuti tutt’ora in corso – scrive l’ingegner Flaminia Tosini, responsabile dell’Area Rifiuti regionale, che è anche assessore e vicesindaco a Vetralla con il PD – la seduta del 27 febbraio 2017 è rinviata a data da destinarsi. Perverrà a breve convocazione formale”. Il Comune di Pomezia si può ancora validamente opporre in quella sede. Finora, l’Amministrazione Fucci si è già dichiarata più che convinta del progetto Cogea. I cittadini hanno annunciato di essere pronti a promuovere, se necessario, un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale pur di bloccare l’eventuale e ultimo via libera regionale e comunale all’impianto a rifiuti.

Fonte: Il Caffè