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CAMMELLI E BANANE

MOLISESul numero 32 del Bollettino Ufficiale della Regione Molise del 21 dicembre 2012 il direttore generale, dott. Antonio Francioni, ha pubblicato l’avviso pubblico (determina n. 1153 del 18 dicembre 2012) che finanzia con 1 milione e 742 mila euro attività “sperimentali” atti a combattere la disoccupazione giovanile.

100 giovani molisani, senza lavoro, avranno la fortuna di mettere su una coltivazione di riso, piuttosto che una di canna da zucchero o di frutta esotica: banane, ananas, mango, papaia, avocado.

Potranno diventare allevatori di dromedari, alpaca, lama, cammelli, vigogna.

Oppure dedicarsi all’attività di cavatori di carbone, anziché occuparsi di traslochi.

Cerchiamo di immaginare, ma solo per un attimo, distese di banane nella piana di Larino o di alberi di natale vicino al mare. Una mandria di cammelli, allo stato brado, sui monti del matese o di dromedari a Prato Gentile e, perché no una bella coltivazione di riso carnaroli nel lago di Occhito. Le Mainarde che diventano miniere di carbone. Altro che il Sulcis.

Non è uno scherzo, anche se oggi è la festa di Sant’Antonio Abate che da inizio al carnevale.

E’ la nuda e cruda realtà che esce dalle fervide menti che dirigono questa regione, con remunerazioni da centinaia di milioni di euro l’anno, e che non perdono occasione per regalarci ogni genere di stravaganze.

Caro direttore generale prima di firmare una determina del genere si è chiesto se in Molise è possibile coltivare i mango o allevare i lama?

E, prima di pubblicare l’elenco delle attività finanziabili poteva, almeno, prendersi il fastidio di controllare che i soui collaboratorinon avvessero copiato pari pari i codici ATECO (ATtività ECOnomiche)?

Come si fa a non indignarsi di fronte a questi atti che, se non fossero veri e purtroppo lo sono, sembrano fatti apposta per prenderci in giro?

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