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BUFERA SUL SINDACO 5 STELLE DI BAGHERIA: LA CASA ABUSIVA NON SAREBBE CONDONATA

patrizio-cinqueBufera di accuse contro il sindaco grillino di Bagheria Patrizio Cinque per la casa dei genitori che sarebbe abusiva e che per lui “è stata condonata, è in regola”.

Per il Comune, però, le cose non stanno in questo modo: “Questi uffici non hanno rilasciato alcuna concessione edilizia per quell’edificio”. Nuove nubi su Patrizio Cinque, investito dalle polemiche sorte in seguito a un servizio di Italia Uno. Anche ieri, nella cittadina del Palermitano, momenti di tensione. L’inviato Giulio Golia è tornato a chiedere al primo cittadino informazioni e documenti sull’abitazione dei genitori sorta su un terreno sottoposto a vincolo. Un vincolo, ha spiegato Patrizio Cinque in uno dei suoi video su Facebook, deciso, per la zona su cui è stata edificata la casa dei genitori, solo nel 1994. Molti anni dopo la costruzione dell’edificio. Smentendo così l’affermazione degli inviati Mediaset secondo cui quella casa, già in origine, fosse stata costruita su un terreno sul quale era impossibile costruire.

Ciò che nel video di Cinque, però, non è stato chiarito è un’altra cosa: quella casa è stata effettivamente sanata oppure no? Per rispondere al quesito, alcuni consiglieri d’opposizione hanno avanzato una richiesta di visione degli atti. Dalla quale sarebbe saltata fuori una nota della Soprintendenza di Palermo datata luglio 2012. Con quell’atto, la Soprintendenza chiedeva alla “ditta Cinque” di integrare la richiesta di sanatoria presentata il 31 gennaio del 2012 con la “copia dell’istanza di sanatoria presentata al Comune di Bagheria” e con la “dichiarazione sostituiva dell’atto notorio nella quale si attesti la natura e la consistenza delle opere abusive e la/e relativa/e epoca/che di costruzione”. La soprintendenza conclude affermando che “nelle more di acquisire la suddetta documentazione la pratica rimane sospesa a tutti gli effetti di legge”. E ancora sospesa sarebbe quella pratica secondo il Comune di Bagheria, come conferma il dirigente apicale dell’Urbanistica Carlo Tripoli: “Al momento questi uffici non hanno ricevuto alcuna comunicazione sull’esito di questa richiesta di integrazione. Non sappiamo infatti, se è giunto il parere nel merito della Soprintendenza, né se il parere va acquisito a causa del ‘silenzio-assenso’”. Una cosa è certa, il Comune, che è l’ente che deve dare la “concessione edilizia in sanatoria”, non ha notizie di quella procedura. E così, ammette Tripoli “nessuna concessione è stata data dal Comune per l’abitazione della famiglia Cinque”.

Secondo notizie che filtrano dal Comune, il primo cittadino, chiuso nella massima riservatezza – starebbe raccogliendo la documentazione necessaria per sgombrare i dubbi da questa storia che rischia di travolgerlo politicamente. Sia a causa della più volte affermata “lotta all’abusivismo” che si scontrerebbe di fronte a un caso di abusivismo “in casa propria”, sia a causa delle stesse dichiarazioni concesse dal sindaco alle Iene: in quell’occasione Cinque affermò che la casa era stata effettivamente condonata.

Polemiche, che hanno già investito un assessore di Cinque: Luca Tripoli è titolare di una delega molto ampia e che riguarda, tra le altre cose, proprio l’urbanistica. Una richiesta di sanatoria avanzata dai genitori, è stata negata proprio nei giorni scorsi.

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Fonte: Live Sicilia