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AL SINDACO LEGHISTA DI OVINDOLI NON PIACE VECCHIONI CHE CANTA “BELLA CIAO”

Roberto Vecchioni in concerto ad Ovindoli canta “Bella ciao” e il sindaco va su tutte le furie. E’ successo sabato sera durante un concerto che il cantautore ha tenuto nel paese in provincia di L’Aquila.

In un post su Facebook Simone Angelosante, primo cittadino del paese abruzzese e consigliere regionale leghista, scrive: “Roberto Vecchioni è stato lautamente pagato dagli Ovindolesi tramite il comitato feste (che ha lavorato benissimo e ringrazio) per venire a fare il suo spettacolo musicale. Da buon COMUNISTA radical chic ha però pensato bene di fare un comizietto elettorale pro invasione di bassissimo profilo. È STATO GIUSTAMENTE CONTESTATO DALLA PIAZZA. È come se un medico nel curare un malato gli facesse un comizio. Ha dimostrato di avere PROFESSIONALITA’ ZERO. VECCHIONI VERGOGNATI”.

Al sindaco di Ovindoli hanno risposto gli organizzatori del concerto: “Il Comitato Feste 2019 non si identifica con il pensiero politico di Roberto Vecchioni ne con quello di Simone Angelosante. Piazza S. Rocco era strapiena di persone di ogni credo politico. A noi piace solo la buona musica”, questo il messaggio apparso sul profilo facebook del comitato ovindolese.
Ad attaccare il sindaco anche la deputata Dem Stefania Pezzopane, che ha dichiarato: “La Lega ormai ha un vero e proprio delirio di onnipotenza, e arriva a censurare i concerti. Di quale comizio parla il sindaco leghista di Ovindoli? Simone Angelosante, si inalbera per cose che Vecchioni dice da anni e si scandalizza per Bella Ciao! Roberto Vecchioni è un artista e come tale parla a tutti. La Regione dopo solo 6 mesi è già in crisi, Salvini va in giro con la scorta dello Stato, pagato dagli italiani, a fare comizi sulle spiagge e Angelosante censura un artista che da anni canta e sostiene quelle ragioni? Evidentemente gli esponenti della Lega hanno travalicato il senso del ridicolo, ma finiranno in tragedia”.
“Bella ciao è la nostra storia, il sindaco di Ovindoli se ne faccia una ragione”, ha aggiunto il presidente dell’Anpi di Pescara, Nicola Palombaro. “Che Vecchioni è stato sempre a sinistra è risaputo, che chiunque possa cantare e dire quel che vuole pure: al momento lo prevede la Costituzione. Perché piuttosto, nessun esponenente leghista e in generale fascisteggiante parla mai quando si prendono posizioni contrarie alle leggi italiane o si picchiano italiani che la pensano diversamente? Bella Ciao è una rappresentazione della nostra storia, la Costituzione, con quell’articolo 10 che non piace ai razzisti, ne è l’essenza”.
Anche l’Anpi della provincia dell’Aquila ha voluto esprimere “il massimo sdegno verso le parole del sindaco di Ovindoli che evidentemente non conosce le più elementari norme sulla libertà di opinione e libertà sancite anche nella costituzione: il suo comportamento ha offeso il prestigio dell’istituzione che ricopre; le sue scuse pubbliche sarebbero auspicabili”.
Un modo di fare, quello di Angelosante, “reazionario e antidemocratico” ha ribadito l’Anpi; “siamo onorati che un grande artista come Vecchioni abbia cantato la canzone della resistenza nella terra di Ovindoli, che vide le azioni delle brigate partigiane ‘Monti della Duchessa’ e ‘Marsica’ con cui combatterono grandi uomini come i fratelli Spallone, Bruno Corbi, Igino D’Aroma, Tonino Sericchi e molti altri, che ha dato i natali a Umberto Scalia, Romolo Liberale, Giancarlo Cantelmi, Antonio Rosini, protagonisti delle lotte antifasciste e contadine”.
Fonte: Dire