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MA I 5 STELLE SONO PER DAVVERO NO-MUOS?

plc-fbPrima Linea Critica, blog gestito da ex attivisti del Movimento 5 Stelle pubblica, come sempre,  un interessante post sulla posizione del Movimento sul MUOS (acronimo di Mobile User Objective System) di Niscemi, sistema di comunicazioni satellitari militari, gestito dal Dipartimeno della difesa degli Stati Uniti.

“L’impavido salapuzio (riferendoci alla bassezza d’animo… e chi ha orecchie per intendere, intenda!) ha battuto il tamburo: il M5S – ARS con quattro post di pura demagogia e quantomai inutile populismo, ha tentato di confermare posizione avversa al MUOS durante i test effettuati sul sistema radar statunitense di Niscemi e per il bene dei cittadini.

È imbarazzante il silenzio della Regione che sta ad osservare senza muovere un dito. Del resto il governo sulla vicenda è sempre stato contraddittorio, finendo per assumere un atteggiamento decisamente filostatunitense”, ha dichiarato l’On. Angela Foti, il cui fratello ha piantato un’antenna per telecomunicazioni su un terreno di sua proprietà a Fiandaca.

Quando la coerenza andrà di moda?

Ma ben oltre la coerenza, permettete alcune constatazioni sull’imbarazzo.

Ormai abbiamo potuto appurare, dall’insediamento ad oggi, che il Presidente della Regione Rosario Crocetta non conosce vergogna, non tanto verso se stesso quanto per i siciliani.

E il M5S? Anche: si trovano esattamente sullo stesso piano.

In un’intervista del 10 dicembre 2015, l’Avv. Francesco Menallo ha ricordato che il M5S inizialmente sembrava portare avanti con convinzione e impegno la lotta al MUOS fino a quando il politologo e consulente del governo americano Edward Luttwak è arrivato a Bagheria per tentare di frenare l’espansione affaristica dei russi in Sicilia, iniziata sotto il governo Berlusconi, e per sistemare la faccenda Muos di Niscemi, a detta di Menallo.

Se Rosario Crocetta, che nella campagna elettorale del 2012 era contro il “mostro elettromagnetico” ma dopo la sua elezione ha definito il “Muos di Niscemi uno strumento di pace!”, gli eletti nel Movimento 5 Stelle dopo l’avvicinamento di Edward Luttwak si sono adeguati lasciandosi inghiottire da un aberrante silenzio sulla questione e con sporadici cenni per stare sul pezzo, come nel caso del test sperimentale dei giorni appena trascorsi.

L’Avv. Francesco Menallo nell’intervista ha ricordato infatti che nell’estate 2014, mentre il conflitto giudiziario volgeva a favore dei cittadini proponenti e delle associazioni, il M5S si occupò invece delle cabine a Mondello, al 29mo anno di una concessione trentennale non riuscendo a impedire la proroga legislativa sino al 2020.

A questo, si aggiungono altri scenari finanziari che coinvolgono la Casaleggio, ovvero la presenza di Enrico Sassoon in stretto collegamento con il Gruppo Bildeberg in quanto Board Member dell’Aspen Institute Italia, già Presidente del Comitato Affari Economici dell’American Chamber of Commerce in Italy, la camera di commercio americana in Italia: una super lobby di multinazionali, banche e grandi gruppi che unisce le forze per proteggere in maniera più efficace i propri interessi, come Standard&Poor’s, Philip Morris, IBM, Microsoft, ENI, Enel, Intesa San Paolo, Sisal, Rcs Editori, Esso, Bank of America, Coca Cola, Fiat, Fincantieri, Finmeccanica Jp Morgan, Pfizer, Sky, Unicredit. Insomma, i principali colpevoli della crisi economica in cui versiamo e tutti gruppi rappresentati sia all’Aspen che al Bilderberg che all’Ambrosetti.

E a proposito dell’Ambrosetti…!

Il forum Ambrosetti ideato da Alfredo Ambrosetti, membro del Bilderberg, è un forum al quale partecipano i rappresentanti dei potentati economici e della finanza internazionale come Henry Kissinger, Christine Lagarde, ma anche Romano Prodi e Mario Monti: tutti i membri di quel sistema che il Movimento 5 Stelle dovrebbe combattere.

Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo, in qualità di co-fondatori del M5S insieme a David Borrelli (ex consigliere comunale di Treviso e uomo di fiducia di Casaleggio nel veneto) e ai parlamentari Eleonora Bechis (ex M5S ora AL – Possibile ma che probabilmente non aveva idea di cosa stesse facendo!) e Vito Crimi risulterebbero nel Think tank group, il network di imprenditori fondato da Arturo Artom e Massimo Colomban Presidente di Rete SI, un’associazione nata nel 2012 durante un incontro tra imprenditori in seno a un forum dell’Ambrosetti a Castel Brando.

Il rapporto tra il M5S e gli americani esiste ed è innegabile.

Un’ulteriore conferma sono le azioni e gli interventi parlamentari (non) prodotti.

Bastava poco, pochissimo per impedire che le antenne e le parabole del MUOS di Niscemi venissero accese dal 9 all’11 marzo:

  • fare riferimento alla “Legge Quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici” n.36 del 2001;

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  • cassare il campo di applicazione in ambito “militare” dal DR del 5 settembre 2012 “Linee guida per il contrasto del fenomeno delle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, nell’ambito della lotta all’inquinamento atmosferico e con finalità della salvaguardia della salute delle popolazioni esposte”, in difformità con la sopracitata Legge Quadro.

Il M5S lo sapeva benissimo: qualcuno ha anche redatto una legge di iniziativa popolare per i deputati regionali che giace nei polverosi cassetti all’ARS, e quindi senza ottenere i risultati sperati, decreto per cui si stanno raccogliendo le firme per promuovere la modifica dal basso entro il mese di giugno. Avevano già deciso da che parte stare, e di certo la loro posizione non è dalla parte dei cittadini e della loro salute ma degli americani.

Credete davvero che il M5S sia gli slogan che proclama?”

Spropositata la reazione, su Facebook, del senatore pentastellato siciliano Mario Michele Giarrusso all’articolo di Prima Linea Critica.

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Fonte: Prima Linea Critica