Sospese con una mail firmata dallo staff di Beppe Grillo, le tre consigliere comunali – Rita Piano, Irene Piras e Stefania Frau – che hanno denunciato il sindaco grillino Mario Puddu accusandolo di aver costituito in municipio uno staff di consulenti illegale hanno partecipato sedute tra il pubblico alla seduta di ieri del consiglio comunale.
Prima però hanno diffuso una nota stampa: «Comunichiamo di essere state sospese dallo staff del M5S – è scritto – che attende di sapere da noi per quale motivo ci opponiamo al sindaco Puddu ed al suo discutibile modo di operare.
Da oggi, fino alla cessazione della sospensione – è scritto ancora nel comunicato – ci asterremo dal parlare a nome del M5S, ma continueremo a tutelare gli interessi dei nostri concittadini». Prosegue la nota: «Siamo certe che verrà presto fatta chiarezza su quanto è avvenuto e sta tuttora avvenendo. Vogliamo, in questa sede, confermare la nostra totale ed incondizionata fiducia nella magistratura e nel suo operato».
Difficile che la battaglia in atto ad Assemini tra componenti in contrasto del M5s possa esaurirsi qui. A parte le decisioni degli organi disciplinari – se esistono – del movimento, gli aspetti da chiarire non sono politici ma riguardano la legittimità della gestione Puddu, in mano – secondo le tre consigliere ribelli – a un gruppo di persone estranee all’amministrazione.
Una situazione che la Procura della Repubblica dovrà approfondire.
Sospese con una mail firmata dallo staff di Beppe Grillo, le tre consigliere comunali – Rita Piano, Irene Piras e Stefania Frau – che hanno denunciato il sindaco grillino Mario Puddu accusandolo di aver costituito in municipio uno staff di consulenti illegale hanno partecipato sedute tra il pubblico alla seduta di ieri del consiglio comunale.